Cala Morella Nou, un luogo ideale, per staccare la spina a est di Minorca!
Cala Morella Nou, una cala sconosciuta, situata nella parte orientale di Minorca e a 15 km da Mahón. Si trova tra il capo di Mossèn Vives e Ses Piques, 1 km a sud di Cala Tortuga.
Questa cala è divisa in due, a causa di un piccolo promontorio che sporge dal centro della baia, il che può far pensare che siano due calette diverse. La zona di balneazione di questa baia è un misto di rocce, sabbia grigia, ciottoli... È un posto molto tranquillo proprio perché non è molto ben comunicato e sconosciuto, logicamente senza alcun tipo di servizi o bagnino o trasporto pubblico o altro. Arrivando, possiamo vedere segni di civiltà, la tipica casa minorchina sulla spiaggia... fa parte di questo ambiente invidiabile!
Si può arrivare a questa cala solo a piedi, l'opzione più consigliabile è lasciare la macchina vicino al faro di Favaritx in una zona predisposta per il parcheggio gratuito (tenete presente che nei mesi estivi di punta si può arrivare solo in autobus da Mahón - vedi il blog che parla di Cala Presili o Cala Tortuga). Da qui, dobbiamo dirigerci verso sud, seguendo il Camí de Cavalls per costeggiare la costa e raggiungere questa cala, il viaggio ci richiederà più di un'ora (quasi un'ora e mezza). Prima di andare in questa cala è consigliabile controllare le previsioni del tempo perché è una zona che con i venti da est e nord-est non è molto comoda, sia per fare il bagno che per rilassarsi, dato che questi venti arrivano in pieno. Tuttavia, se si decide di andare in questo bel posto, si consiglia di portare degli occhiali da sub per godersi i fondali e la superficie di snorkeling. Si consiglia anche di portare acqua, cibo e protezione solare.
Si tratta di una zona a est di Minorca dove non è consigliabile ancorare, soprattutto a causa delle condizioni del fondale. Se vuoi goderti questo piccolo paradiso di Minorca, vieni a Ca s'Arader e ti mostreremo come arrivarci. Contattateci all'indirizzo www.casarader.com o reservas@casarader.com!
Ca s'Arader prende il nome dai falegnami artigiani di Minorca, che utilizzavano il legno d'ulivo selvatico autoctono per realizzare tutti i tipi di attrezzi per la campagna. In passato, questo commercio era essenziale per l'economia dell'isola e si tramandava di padre in figlio. Oggi, i pochi aratori rimasti si dedicano, tra gli altri elementi, alla realizzazione di barriere, tavoli, panche o sgabelli.