Le migliori spiagge di Minorca:
Minorca, un'isola situata a est dell'arcipelago delle Baleari, è il primo punto della Spagna dove il sole ci regala la sua preziosa luce e il suo calore. Un'isola idilliaca dove i sogni diventano realtà.
Minorca è un'isola dove le spiagge vergini sono paradisiache, le sue acque sono pulite e trasparenti e le sue sabbie hanno tonalità diverse a seconda della sua posizione geologica.
In questo blog ve ne parleremo e nei prossimi articoli ne parleremo in ognuno di essi. Come arrivare, posizione e caratteristiche generali di ciascuno. Per questo useremo i nomi popolari e quando parleremo specificamente di ciascuno di essi specificheremo altri nomi "ufficiali". Minorca è un'isola che nel corso della sua storia ha accolto visitatori e coloni da tutti gli angoli del Mediterraneo e del Nord Europa. Questo la rende un'isola con una grande ricchezza culturale.
Sulla costa nord:
Spiagge di Algaiarens: Es Bot e Es tancats
Cala di El Pilar
Ets Alocs
Moragues Cove
Cala'n Calderer
Cala Barril
Calas de Pregonda, Pregondó e s'Escull de Pregonda
Cala Es Morts
Spiaggia di Binimel.là
Cala Mica
Spiaggia Cavalleria
Cala Viola de Ponent
Cala in Tosqueta
Cala Pudente
Sivinar de Mongofre
Cala S'Enclusa
Cala Caldes
Sulla costa levantina:
Cala Presili
Spiaggia di Capifort
Cala d'En Tortuga
Cala Morella Nou
Cala Cavaller
Cala Sa Torreta
Cala Tamarells des Nord
Spiagge di S'Illa d'en Colom: S'Arenal des Moro e Cala Tamarells
Cala En Vidrier
È il Grau
Sulla costa sud:
Cala Biniparratx
Cales Coves
Cala Sant Llorenç
Cala Llucalari
Spiaggia di Son Bou
Spiaggia di Talis
Spiaggia Binigaus
Cala Escorxada
Cala Fustam
Cala Trebaluger
Cala Mitjana
Cala Mitjaneta
Cala Macarella
Cala Macarelleta
Cala Turqueta
Cala des Talaier
Spiagge di Son Saura: Bellavista e Es Banyuls
Cala de Son Vell
Ca s'Arader prende il nome dai falegnami artigiani di Minorca, che utilizzavano il legno d'ulivo selvatico autoctono per realizzare tutti i tipi di attrezzi per la campagna. In passato, questo commercio era essenziale per l'economia dell'isola e si tramandava di padre in figlio. Oggi, i pochi aratori rimasti si dedicano, tra gli altri elementi, alla realizzazione di barriere, tavoli, panche o sgabelli.